Nella Sindrome di Munchausen per procura, un genitore, procura una malattia fittizia nel figlio. La sindrome di Munchausen si può manifestare mediante la somministrazione ingiustificata di medicine al bambino che diventano nocive per la loro quantità.

Le persone che soffrono della Sindrome di Munchausen per procura, arrivano a sottoporsi ad accertamenti ed esami clinici anche molto invasivi, e persino ad interventi chirurgici. Tale sindrome, con caratteristiche sicuramente deliranti, viene inserita nel DSM-IV-TR nella categoria dei “Disturbi Fittizi con Segni e Sintomi fisici predominanti”.

Nella sindrome di Munchausen per procura, il genitore induce un’apparente malattia nel figlio; i soggetti affetti da tale sindrome hanno un bisogno coatto di vedere il proprio figlio malato, allo scopo di attirare l’attenzione su sé stessi, sentendosi “così particolarmente e realmente utili e proiettando sul figlio le proprie insoddisfazioni e problematiche più profonde”.

Il pediatra inglese Roy Meadow, introdusse il termine Sindrome di Munchausen per procura, descrivendo dei casi in cui inventavano sintomi che i propri figli non avevano, procuravano loro dei disturbi, li sottoponevano ad una serie di accertamenti ed esami diagnostici invasivi, ad interventi che potevano mettere in serio pericolo l’incolumità del figlio, in alcuni casi sino a procurarne la morte.

 

 

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